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#occidente

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“self-defense” un par di ⚾🥎

“self-defense” un par di ⚾🥎

https://www.facebook.com/share/v/1BxSvf33GG/

+ 36 #ospedali distrutti (macchinari e attrezzature inclusi)
+ oltre 500 operatori #sanitari ammazzati e 300 imprigionati e torturati, 
+ oltre 200 #giornalisti uccisi per cancellarne i report
+ oltre 170 #risoluzioni #Onu disattese nei decenni (e più di 220 dipendenti Onu uccisi in meno di due anni)
+ estesa #corruzione di governi esportatori di #armi (e #massmedia compiacenti)
+ 18mila #bambini cancellati, molti bruciati vivi o fatti a pezzi (calcolo per difetto)
+ blocco di qsiasi #rifornimento (assassinio per #fame e impossibilità di #cure mediche)
+ eccetera eccetera eccetera

MOLTIPLICATO
per oltre un anno e mezzo di bombardamenti di entità maggiore alla devastazione di Hiroshima e Nagasaki sommate

si chiama #genocidio e mira a completare un progetto #sionista di #puliziaetnica che conta circa un secolo di #strategie e prassi appoggiate dal peggio dell’ #occidente #coloniale.
  
  
***
(p.s.: c’è chi dice che le #vittime andrebbero  moltiplicate per dieci: https://www.instagram.com/p/DH-QZ8pNJdQ/)

ah, sto parlando solo di #Gaza. poi ci sono #Cisgiordania e #GerusalemmeEst ovviamente

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Video ensayo de Nico Castañeda que reflexiona como los activistas y la izquierda de #occidente se relacionan con las imágenes provenientes de la devastación en #Gaza.

La pregunta es qué hacer con las emociones que han despertado, con el saber que se ha comunicado. Si sentimos que no hay nada que «nosotros» podamos hacer —pero ¿quién es ese «nosotros»?— y nada que «ellos» puedan hacer tampoco —y ¿quiénes son «ellos»?

archive.org/details/ante-la-in

Ferias Brete ofrecerán más de 3 mil puestos en la GAM y Occidente

Ferias Brete ofrecerán más de 3 mil puestos en la GAM y Occidente
San José, 19 mar (elmundo.cr) – El Ministerio de Trabajo y Seguridad Social (MTSS) anunció dos ferias de empleo “Brete” que ofrecerán más de 3.200 vacantes en la Gran Área Metropolita [...]

#Alajuela #BRETE #BancoPopular #CEN-CINAI #CONAPAM #CONAPE #CostaRica #Empleo #Fedoma #FeriasDeEmpleo #GAM #INA #MTSS #Mep #Occidente #SanJosé #Trabajo

elmundo.cr/costa-rica/ferias-b

El Mundo CR · Ferias Brete ofrecerán más de 3 mil puestos en la GAM y OccidenteFerias Brete ofrecerán más de 3 mil puestos en la GAM y Occidente Costa Rica - El Mundo CR

Al parecer a #occidente no le molesta que el desgobierno, autocracia o mejor dicho #teocracia yihadista que hoy controla a #Siria esta llevando un #genocidio en contra de las comunidades no-radicales musulmanas y no musulmanas, en especifico contra las minorías cristianas

¿Qué hay de la voz de la encargada de relaciones internacionales (UE) Callas al respecto?

#DEMOCRACIA ... ukronazis 🇺🇦 y mentiras e hipocresía de #occidente
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t.me/MAERusia/5258
🇷🇺 Hace 1️⃣1️⃣ años, el 16 de marzo de 2014, en Crimea se celebró un REFERÉNDUM sobre el estatus de la península...
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Los mapas ROJOS del REFERÉNDUM de 1991 en #Ucrania que formaba parte, y quería seguir formando parte de la #URSS :comrade: .

El relato de #Occidente (todo occidente) principalmente los gringos 🇺🇸 quienes han llevado la poder a los nacionalistas/FASCISTAS directamente herederos de Bandera, salvaje colaborador de Hitler. Sus seguidores, ahora en el gobierno con ZELENSKY.

Resumido: cuando la #democracia "vota mal" y no lo que quiere Occidente, USA/CIA/OTAN organizan un golpe de Estado Institucional o civil con una Revolución de Colores, o asesinato (como en estos momentos en Serbia, Georgia, Rumanía, Eslovaquia)... pero RUSIA es RUSIA

Continued thread

El intelectual que más admiro:
:marx:
«La historia de la #libertad humana es la historia del DERECHO A LA #rebelion
[ Iñaki Gil de San Vicente; 2023 ]
rebelion.org/la-historia-de-la
_
El DERECHO DE REBELIÓN es de lo primero de la declaración de DDHH de 1948 PERO... inmediatamente aparece el DERECHO A LA PROPIEDAD PRIVADA
(puesto ahí por #Occidente / burguesía para dar en la madre a todos los derechos sociales y dejar sin efecto al primero | youtu.be/sniyaCxKy_w?t=3671 )

rebelion.org«La historia de la libertad humana es la historia del derecho a la rebelión» – Rebelion

#ElonMusk afirmaba en 2016 que "el #cambioclimatico es el mayor riesgo que afronta la Humanidad en este siglo"
[ A.TURIEL ] mastodon.social/@amturiel/1141

#ElonMUSK : "la debilidad fundamental de la civilización de #Occidente es la EMPATÍA"
[ TIM ANDERSON - AntiImperialistas ]
youtube.com/live/fX5nKPqLArk?t
¿Demasiada empatía ?

HIPÓCRITAS hasta la médula... saben la MALDAD que causan PERO ¡CLARO ! también saben que ELLOS NO se verán afectados; que podrán refugiarse o escapar... o lo que sea; pero que mejor es ser poderoso que colaborativo.

PD. imagen casual de aquí: open.spotify.com/intl-es/album

#Europa🔴El #divorcio que se instala entre la Unión Europea y Estados Unidos, así como entre los propios europeos, ya es una #realidad.Ya no hay espacio para #elucubraciones. El viejo mundo acaba de ser #destruido. Si no somos capaces de #posicionarnos de inmediato, nos hundiremos con él. #Ciegos a esa realidad, #ReinoUnido y #Francia se disputan ahora el lugar de #EstadosUnidos en #Occidente, en vez de tratar de reformarse.

Vía Red Voltaire

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voltairenet.org/article221880.

Red Voltaire La agonía del “Occidente político”, por Thierry MeyssanBy Thierry Meyssan

il silenzio degli intellettuali: articolo di roberta de monticelli sul ‘manifesto’ del 17 feb. 2025

C’è qualcosa di terribile nel silenzio con cui filosofi, giuristi, intellettuali specie accademici assistono oggi non solo alla violazione su larghissima scala, ma all’ostentato ripudio, da parte di molti governi occidentali, dei principi di civiltà enunciati nelle costituzioni rigide delle democrazie e nelle Carte del costituzionalismo globale che la seconda metà del Novecento ha prodotto. A esemplificare questo assunto, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Guerre e politiche di escalation bellica illimitata. Riarmo selvaggio nei programmi della maggior parte dei governi europei, genocidi tollerati alla luce del sole, deportazioni annunciate di interi popoli, respingimenti di massa di migranti e immigrati, detenzioni illegali, razzismo ostentato ai vertici dei governi, attacchi violenti all’indipendenza dei sistemi giudiziari nazionali e al diritto internazionale, asservimento delle politiche pubbliche a enormi concentrazioni di ricchezza privata, privatizzazione dello spazio cosmico, recesso dai pochi vincoli esistenti alla devastazione dell’ecosistema.

Assistiamo del resto – come ai tempi in cui fu scritto il famoso romanzo di Camus, La peste – al contagio inquietante con cui il cinismo della Realpolitik, sdoganata ai livelli di governo in alcuni stati democratici occidentali, si diffonde nella sfera dell’informazione e del dibattito pubblico; e al fenomeno complementare del silenzio, della non-partecipazione, quindi dell’apparente indifferenza che vi risponde.

Ma si può tacere quando su un grande giornale nazionale di tradizione progressista si legge, a proposito del piano trumpiano di deportazione di massa della popolazione di Gaza, che si tratta di una proposta, «fuori dagli schemi», e che da parte europea sarebbe segno di «poco coraggio» non prenderla in considerazione (Molinari, Repubblica 13 febbraio)? Oltre certi limiti cinismo o silenzio e indifferenza, i sintomi più classici della «banalità del male», equivalgono a complicità nei crimini: è il fenomeno che Luigi Ferrajoli chiama «l’abbassamento dello spirito pubblico» e il «crollo del senso morale a livello di mass» (L’ostentazione della disumanità al vertice delle istituzioni e il crollo del senso morale a livello di massa, sito di Costituente Terra).

La domanda che sottende questa angosciata constatazione è: c’è una corresponsabilità del dotto, dello studioso, del “filosofo” in senso lato in questo «abbassamento dello spirito pubblico»? E una risposta è: certamente.

È la lettura puramente politologica che ha prevalso della democrazia, tanto diversa da quella ancora prevalente da Calamandrei al primo Bobbio, e, sul piano globale, nel pensiero che portò alla Dichiarazione Universale del ’48. Un pensiero che sta al polo opposto di quello che, a destra e a sinistra, riduce l’idealità, il vincolo etico in funzione di cui sono progettate tutte le istituzioni democratiche, a ideologia. Cioè a pura retorica di battaglia.

Quel pensiero etico non si è prolungato fra gli intellettuali della guerra fredda prima, e di un atlantismo triumphans poi, ma nei documenti della perestroika e della politica dell’«Europa Casa comune» dello sconfitto Gorbaciov, assai più dei “nostri” leader consapevole della connessione inscindibile fra ordine internazionale e democrazia in ciascuno stato. E pensare che la sciagurata storia della nostra democrazia incompiuta, sempre di nuovo violentemente intimorita, avrebbe dovuto rendercene fin troppo consapevoli.

A proposito di Alleanza atlantica. Giova accostare gli estremi, il grande statista sconfitto e la visionaria che de Gaulle fece confinare in uno stambugio di Londra perché non intralciasse la politica, nel ’43 – e crepasse pure d’inedia e di dolore: Simone Weil. Profetici entrambi. «Nella politica mondiale odierna non c’è compito più importante e complicato di quello di ristabilire la fiducia fra la Russia e l’Occidente», scrisse Gorbaciov (appena prima di morire). «Sappiamo bene che dopo la guerra l’americanizzazione dell’Europa è un pericolo molto grave», scrisse Simone nel suo stambugio. La perdizione dell’Oriente (non solo mediterraneo) è la perdita del passato e dello spirito.

Ciò che accade oggi, e di cui siamo responsabili, è l’esito dell’avvenuta politicizzazione (ovvio, se l’idealità non è che ideologia) di ogni sfera di valori e di norme, dunque in particolare dell’etica e del diritto, una politicizzazione nel senso più arcaico e tribale di “politica”, intesa come sfera delle relazioni amico-nemico e continuazione della guerra con altri mezzi. Un’evoluzione dell’autoritarismo – più ferino e insieme indissociabile dalla tecnologia, e soprattutto radicato ormai nel potere aziendale e digitale, un completo rovesciamento del Leviatano o “stato etico” fascista, un nazismo a guida privata. Dove l’abolizione della differenza fra il vero e il falso avviene in nome della libertà di opinione e di espressione, e con la forza degli algoritmi che governano i social, per cui poi l’attacco allo straccio di stampa che resta sembra ancora quasi onesto: ti bastono perché non mi piace ciò che dici, all’antica.

Intanto il re non riscrive il passato (che importa) ma i nomi sul mappamondo. E noi? Vorrei rispondere con le parole di Raji Sourani, fondatore e direttore del Centro per i diritti umani a Gaza: «Mi sarei aspettato che l’Europa ci chiedesse di rinunciare alle armi. Macché. Ci chiedeva di rinunciare al diritto».